È proprio vero che non si finisce mai di stupirsi.
Negli ultimi anni mi sono sforzata molto per cercare di lavorare, come traduttrice, nel settore dell’ecologia, che sento più vicino ai miei valori e che di conseguenza conosco e padroneggio meglio di altri.
Ho fatto non poca fatica. Diciamo che l’ho presa un po’ alla lontana partendo dall’agroecologia (in cui peraltro le possibilità sono molto limitate) per poi approdare, in modo più maturo e responsabile, alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa, che offrono volumi di traduzioni decisamente più elevati.
Ciò che mi ha stupita, è il fatto che mentre mi attivavo per il raggiungimento di questo obiettivo professionale, le richieste di traduzioni in questi ambiti sono aumentate gradualmente, fino a diventare prevalenti nella mia attività.
Sapevo che sarebbe successo, ma immaginavo che i tempi sarebbero stati molto più dilatati.
Invece, il crescendo di azioni su vari fronti, le pressioni provenienti dal basso e dal pianeta e infine il coronavirus, hanno irrimediabilmente deviato la rotta delle aziende di tutto il mondo.
Molto rimane ancora da fare, ma la tendenza non sembra essere più la stessa ed è confortante sapere che siamo sempre di più a camminare, talvolta senza nemmeno rendercene conto, nella stessa direzione.